LA MISTERIOSA SCOMPARSA DELLO SCRITTORE CHE FU AVIATORE

Forse non tutti voi sapevate che Antoine de Saint-Exupéry, autore de “Il Piccolo Principe”, fosse un aviatore militare e che scomparì nel Mar Mediterraneo col suo areo.

AVIATORE, MA ANCHE SCRITTORE

Dopo gli studi, nel 192, Antoine de Saint-Exupery divenne aviatore e alcuni anni dopo venne assunto dall’Aeropostale, ma scrisse anche alcuni romanzi.

Antoine de Saint-Exupéry salì per la prima volta su un aereo nel 1912, a 12 anni, e ne rimase molto affascinato. Così, dopo aver fallito il tentativo di entrare nella Scuola Navale di Parigi, nel 1921 decise di arruolarsi nel II° Reggimento di Aviazione di Strasburgo, ottenendo il brevetto aereo sia militare che civile.

Dopo aver ottenuto i brevetti, Antoine, si prese un lavoro completamente diverso da quello di aviatore; fu in questi anni che scrisse il suo primo racconto, l’“Aviatore”, che pubblico sul giornale hobbistico “Le Navire d’Argent”.

Cominciò a lavorare come aviatore nel 1926, quando venne assunto dalla “Compagnia Generale di Imprese Aeronautiche Latécoére”, che pochi anni dopo cambio nome in “Aéropostale”, per portare la posta da Tolosa a Dakar (nell’attuale Senegal, allora colonia francese). Nel 1929 pubblicò il suo primo romanzo, “Corriere del Sud”, ispirato alle esperienze vissute nei suoi viaggi per L'”Aéropostale”.

Antoine se ne andò dall’Aeropostale nel 1932, dedicandosi a tempo pieno ai romanzi e al giornalismo.

Nel 1930 l'”Aéreopostale” cambiò l’incarico a Antoine, che fu mandato a Buenos Aires (Argentina) per dirigere i voli postali della compagnia dalla città alla Francia. Ma, dopo soli 2 anni, gli affari cominciarono ad andare male alla “Aéreopostale”, che era in procinto di essere acquistata da “Air France”. Vedendo ciò, Antoine decise di lasciare l’impiego e a tornare in patria.

Dopo essere tornato, Antoine decise di dedicarsi al giornalismo e alla scrittura, pur non mettendo da parte la passione per gli aerei: brevettò infatti molti nuovi prodotti tecnici per aerei. Decise poi di partecipare alla Guerra Franco-thailandese, partendo nel 1935 per attaccare Saigon sul suo aereo; ma precipitò nel Deserto Libico-Nubiano, per poi salvato da degli aerei della Regia Aeronautica che lo videro. Forse si ispirò a questa esperienza per scrivere Il Piccolo Principe”. Gli unici successi in quegli anni gli ottenne col giornalismo, infatti l’anno seguente fu inviato per documentare la Guerra Civile Spagnola dal giornale “Intransigent”.

Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale Antoine si arruolò nell’aeronautica, ma a causa di un incidente rimase negli Stati Uniti e in Canada, dove scrisse “Il Piccolo Principe”. Decise di tornare in Francia solo nel 1944.

Fu solo con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale che Antoine decise di tornare l’aviatore, chiedendo all’Armeé de l’Air (l’aeronautica francese) di dargli il comando di una squadriglia di aerei militari. Ma, vedendo le sue caratteristiche fisiche cagionevoli, decisero di inserirlo in una squadriglia di ricognizione.

Durante un viaggio di ricognizione Antoine fece un incidente e fu costretto ad atterrare a New York. Lì gli venne l’idea di convincere gli statunitensi, fino ad allora paese neutrale, ad entrare in guerra, ma non fu ascoltato. Decise così di trasferirsi in Quebec (Canada) nel 1942. Nel 1943 pubblicò il libro “Il Piccolo Principe”, che divenne fin da subito famosissimo. Quando gli americani sbarcarono in Normandia Antoine sentì la voglia di tornare in patria per combattere; per farlo dovette arruolarsi nell’aviazione statunitense, che lo mandò in Francia.

Antoine de Saint-Exupéry in barca su un lago canadese nel 1942.
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SPARITO NEL MARE

Il 31 luglio 1944 partì per un viaggio di ricognizione, ma sparì in mezzo al mare.

In Francia gli vennero date da compiere delle missioni di ricognizione aerea su Corsica e Sardegna. Il 31 luglio 1944 partì per un viaggio di ricognizione da Borgo verso Lione su un F-5, cioè una versione adattata alla ricognizione aerea del caccia Lockheed P-38 Lightning. Ma sparì misteriosamente in mezzo al mare. C’era chi diceva che l’aereo di Antoine avesse avuto un incidente e che fosse caduto in mare, chi invece che Antoine si fosse suicidato, in quanto avvolto dalla solitudine.

IO, PILOTA TEDESCO CHE ABBATTE QUEL F-5

La risposta al mistero cominciò ad arrivare solo nel 2004, 60 anni dopo la scomparsa, quando i rottami di un aereo trovati a largo dell’Île de Riou nel 2002 da un sommozzatore vennero identificati dagli studiosi come quelli dell’aereo di Antoine. Come prova di ciò vi era un braccialetto con le iniziali dell’aviatore incise sopra vicino ai rottami dell’aereo, anche se non venne ritrovato alcun cadavere.

Un Lockheed P-38 Lightning, simile all’aereo sul quale sparì Antoine de Saint-Exupéry.
WIKIMEDIA COMMONS

Molte persone però non credettero a questa scoperta. Inoltre, non si sapeva ancora perché l’aereo di Antoine fosse caduto in mare.

La risposta definitiva arrivò da una confessione. Nel 2008 Horst Rippert, che nella Seconda Guerra Mondiale era un pilota della Luftwaffe, dichiarò di aver abbattuto lui l’areo di Antoine.

Rippert raccontò che la notte del 31 luglio 1944 stava volando sul suo aereo sul mare, quando vide un F-5, aereo usato solo dagli Alleati. Gli sparò contro, facendolo cadere in mare. Quando scoprì che l’uomo nell’aereo poteva essere nientemeno che Antoine de Saint-Exupéry, decise di tenere il segreto sull’accaduto.

Il mistero sulla scomparsa di Antoine de Saint-Exupéry venne così finalmente risolto.