In questo articolo vorrei parlarvi dell’assedio di Costantinopoli (l’attuale Istanbul), che nel 1453 mise definitivamente fine al mondo romano.
ARRIVANO I TURCHI
Nel IX secolo, l’Impero Bizantino (cioè l’Impero Romano d’Oriente) era considerato il 3° potere d’Europa dopo il Papato e il Sacro Romano Impero e, anche se nei secoli precedenti l’Impero Islamico gli aveva strappato l’Africa Settentrionale e la Terra Santa, aveva potere su tutti i territori compresi tra la Puglia e la Calabria e la penisola anatolica (l’attuale Turchia).
Ma già nella seconda metà del XIII secolo i territori bizantini si erano ridotti notevolmente. Il motivo di ciò era l’arrivo nella penisola anatolica dei Turchi, delle tribù guerriere convertite all’Islam provenienti dal Turkestan, una regione storica dell’Asia centrale.
La situazione per l’Impero Bizantino peggiorò ancora quando, nel 1299, Osman, re di un piccolo regno turco nel centro della penisola anatolica, si proclamo sultano e si lanciò all’assedio e alla conquista della città bizantina di Bursa: era nato l’Impero Ottomano, che avrebbe fatto crollare l’Impero Bizantino solo 154 anni dopo.
L’avanzata ottomana nei territori bizantini non si frenò e agli inizi del XV secolo all’Impero bizantino rimanevano solo Costantinopoli e alcune parti della penisola greca.
SENZA SCAMPO
Dopo aver conquistato praticamente quasi tutti i territori bizantini, gli ottomani non ebbero pietà e puntarono alla conquista di Costantinopoli.
A dare inizio alla conquista di Costantinopoli fu, nel 1452, il nuovo sultano Maometto II. L’atto iniziale della conquista fu la costruzione di una fortezza sul Bosforo (sul quale si affacciava Costantinopoli) per far affondare, con la moderna artiglieria che possedeva l’esercito ottomano, le navi che rifornivano Costantinopoli. Nella città cominciarono a scarseggiare e l’imperatore Costantino XI Paleologo, per salvare quel poco che rimaneva del suo impero, andò in Europa per chiedere aiuto alle più importanti potenze dell’epoca. Esse gli dissero che avrebbero accettato solo se avrebbe riappacificato la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica. La cerimonia di riappacificazione avvenne il 12 dicembre 1452, ma, nonostante ciò, a combattere con i bizantini andarono solo 700 genovesi e 600 veneziani.
Poco tempo dopo, Maometto II inviò un dispaccio alla corte di Costantino XI, nel quale gli diceva che se si fosse arreso immediatamente avrebbe evitato il massacro e lo avrebbe nominato governatore di Costantinopoli. Ma Costantino XI non accetto e rispose a Maometto II con questa celeberrima frase:
« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »
(FONTE: https://it.wikipedia.org/wiki/Assedio_di_Costantinopoli_(1453))
Così, nell’aprile 1453, gli ottomani diedero inizio all’ultimo assedio di Costantinopoli (prima di questo ne avvennero altri). Per loro la vittoria era assicurata, in quanto erano in 160.000 (i bizantini solo 7000) ed avevano ben 200 navi da guerra (i bizantini solo 20), tutto ciò unito alla loro potentissima artiglieria, all’epoca la più moderna del mondo.
Eppure, all’inizio gli ottomani sembravano non riuscire a conquistare Costantinopoli: quando provarono a far saltare con la polvere da sparo le Mura Teodosiane che circondavano la città furono scoperti dai bizantini e molti di loro uccisi; quando invece cercarono di entrare nel porto del Corno d’Oro furono bloccati da una grossa catena che ne chiudeva l’entrata. A quel punto, Maometto II, furioso, ordinò all’esercito di creare una lunghissima passerella di legno per farci passare le navi sopra.
Questo evento spaventò ancora di più i bizantini perché un’ antica profezia diceva che Costantinopoli sarebbe caduta solo quando le navi avessero navigato sulla terra. Come se non bastasse, il 22 maggio vi fu un eclissi solare, considerata un cattivo segno.
Il 29 maggio gli ottomani entrarono grazie alla passerella all’interno del porto del Corno d’Oro, invadendo Costantinopoli. A quel punto genovesi e veneziani fuggirono verso la loro patria, lasciando da soli i bizantini.
Costantino XI combatté gli ottomani assieme al suo esercito, uccidendone 800, per poi essere ucciso. Pur combattendo valorosamente, i bizantini persero. Fu così che Costantinopoli divenne la capitale dell’Impero Ottomano, facendo crollare definitivamente l’Impero Bizantino e con esso ciò che rimaneva del mondo romano.