IL CRIMINALE MISTERIOSO

Nel 1972 un aereo passeggeri venne dirottato da un misterioso criminale Dan Cooper, che, dopo aver effettuato la rapina, sparì nel nulla coi soldi.

“HO UNA BOMBA NELLA MIA VALIGETTA”

Era il tardo pomeriggio del 24 novembre 1971, quando un uomo comprò un biglietto della “Northwest Orient Aerlines” per Seattle all’Aeroporto Internazionale di Portland (Oregon, USA). Per acquistare il biglietto usò il nome Dan Cooper. Era un uomo sulla quarantina alto circa 1,80 m.

Il giorno successivo, Giorno del Ringraziamento negli USA, salì su un Boeing 727-100 diretto a Seattle con a bordo un totale di 43 persone (compreso Dan Cooper). Indossava un abito nero, una camicia bianca, una cravatta nera, un prezioso fermacravatta e un impermeabile dello stesso colore dell’abito, mentre i suoi piedi erano coperti da un paio di mocassini. Inoltre portava una valigetta nera. L’aereo decollò alle 14:50.

Disegno rappresentante Dan Cooper basato sul suo identikit.
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Ad un certo punto, mentre l’aereo era in volo, Dan Cooper diede un biglietto ad un hostess seduta vicino a lui, Florence Schaffner. Ella, pensando si trattasse di uno dei tanti biglietti con un numero di telefono che gli lasciavano gli uomini di affari soli, lo mise in borsa. Ma non era ciò che pensava… Dan Cooper le disse:<<Signorina, farebbe meglio a dare un’ occhiata a quel biglietto. Ho una bomba>>; subito la hostess prese il biglietto e si mise a leggerlo. Era stato scritto in caratteri maiuscoli con un pennarello nero e diceva:

Ho una bomba nella mia valigetta. La userò, se necessario. Voglio che si sieda accanto a me. State per essere dirottati.

Non fate scherzi.

Dopo aver letto il biglietto, la hostess chiese a Dan Cooper di mostrarle la bomba. Egli aprì la valigetta facendo intravedere dei fili rossi, allora disse alla hostess di riferire al pilota che voleva 200.000 $, un’ autobotte di benzina per rifornire l’aereo quando sarebbe arrivato a Seattle e 4 paracaduti. La hostess si diresse subito in cabina, riferendo al pilota William Scott le richieste. Egli avvisò subito la torre di controllo del dirottamento, la quale a sua volta avvisò la polizia e l’FBI. L’FBI portò all’aeroporto di Seattle-Tacoma l’autobotte e i paracaduti e soldi, dopo l’autorizzazione dalla compagnia dell’aereo, che non voleva che la notizia si diffondesse. Dan Cooper venne informato alle 17:24, egli allora fece atterrare l’aereo.

Arrivato a Seattle, Dan Cooper fece scendere tutti i passeggeri e le hostess Florence Schaffner e Alice Hancock e rifornire di benzina l’aereo con l’autobotte. Tutto il resto dell’equipaggio rimase invece nell’aereo con Dan Cooper. L’aereo ripartì alle 19:40 su una rotta per Città del Messico.

Ad un certo punto, mentre l’aereo era in volo, si sentì dell’aria provenire dal portellone: era ovvio che Dan Cooper si fosse paracadutato fuori.

CHI E’ DAN COOPER?

Quando l’FBI analizzò l’aereo, le uniche tracce di Dan Cooper ritrovate furono la cravatta, il fermacravatta e le sue impronte digitali, che tutta via non furono mai identificate. L’FBI aprì il caso nel 1972, con il nome in codice di “Norjak”.

Secondo i piloti dell’aereo, Dan Cooper si sarebbe paracadutato vicino all’affluente del fiume Columbia Washougal (Washington, USA). In effetti vennero ritrovati 2 oggetti che potrebbero essergli appartenuti:

  • un foglio di istruzioni ritrovato nel 1978 a pochissima distanza dal luogo dove si lanciò Dan Cooper
  • dei blocchi di banconote per un totale di 5800 $ ritrovati nel 1980 sulle rive del fiume Columbia.

L’anno scorso il caso “Norjak” è stato chiuso. Ancora oggi non si sa ancora oggi chi sia Dan Cooper, rendendo questo l’unico caso di pirateria aerea non risolto negli USA.

foto delle banconote ritrovate sulle rive del Columbia nel 1980.
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UNA CURIOSITA':
Dan Cooper è noto a molti come D. B. Cooper, in quanto vi fu un errore nella 
comunicazione della notizia alla stampa.