COME FECE HITLER A SALIRE AL POTERE?

Come fece Adolf Hitler a salire al potere in Germania? Credo che sia una domanda che tutti voi vi siete fatti almeno una volta nella vita. In questo articolo vi darò la risposta.

GUERRA PERSA

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1914, il Regno di Germania (o Secondo Reich) decise di schierarsi con gli Imperi Centrali. Dopo alcune vittorie, la Germania cominciò ad essere continuamente sconfitta. Come se non bastasse, dal 1917 circa, la Germania fu gravemente indebolita dalla rivolta dei suoi stessi cittadini, che volevano deporre il Kaiser (re, ndr) Guglielmo II°. Il 4 novembre 1918 Guglielmo II° abdico di sua volontà. Nacque così la Repubblica di Weimar.

Tutti questi fattori fecero perdere alla Germania e a gli Imperi Centrali la guerra. Con il Trattato di Versailles gli Alleati imposero alla Germania di:

  • disarmarsi,
  • pagare debiti in denaro e in natura agli Alleati,
  • cedere alle nazioni degli Alleati e demilitarizzare alcuni dei propri territori.

Tutte queste imposizioni umiliarono e riempirono di rancore il popolo tedesco. Nacquero così molti partiti e movimenti di protesta. Uno tra questi era il Partito Nazionalsocialista, del quale Adolf Hitler divenne membro per spiarlo, essendo un confidente dell’esercito della Repubblica di Weimar. Ma Hitler rimase affascinato e l’anno seguente, quando il suo incarico finì, decise di continuare a fare parte di questo partito. Dopo alcuni anni ne divenne addirittura il leader.

I territori tedeschi durante l’Impero Tedesco (prima della guerra) e i territori tedeschi durante la Repubblica di Weimar (dopo la guerra).
(Per le immagini utilizzate: (1ª) Di Blank_map_of_Europe.svg: maix¿?derivative work: Alphathon /’æl.f’æ.ðɒn/ (talk) – Blank_map_of_Europe.svg, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17140432; (2ª) By Blank_map_of_Europe.svg: maix¿? derivative work: Alphathon /’æl.f’æ.ðɒn/ (Blank_map_of_Europe.svg) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Nel 1925, con l’elezione a presidente di Paul Von Hindenburg, la Repubblica di Weimar cambiò radicalmente: si passò da una repubblica ad uno stato autoritario conservatore con a capo Hindenburg.

LA IPERINFLAZIONE 

Tra il 1922 e il 1923 il marco tedesco crollò fino a livelli drastici: per comprare qualsiasi genere di prodotti si spendevano interi pacchetti di banconote. Questa iperinflazione fece cadere molti tedeschi in povertà.

10 Rentenpfennig della Repubblica di Weimar del 1924. Tra il 1922 e 1923 con questa singola moneta in Germania non si poteva comprare niente.

LE PROMESSE DEI NAZISTI

Il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori promise ai tedeschi:

  • l’istituzione di un potente governo autoritario,
  • il pieno impiego di tutti i tedeschi,
  • il riscatto dell’orgoglio nazionale tedesco e l’abolizione del Trattato di Versailles,
  • la pulizia etnica di ebrei e comunisti,
  • far rinascere la cultura tedesca,
  • riannettere i territori tolti alla Germania alla fine della guerra.

Inizialmente sembrava che i tedeschi non fossero rimasti convinti da queste parole: nelle elezioni del 1928 il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori ottenne solo 12 seggi nel Reichtag (il parlamento della Repubblica di Weimar); ma nelle elezioni del 1930 ottenne ben 130 seggi, diventando il secondo partito.

L’INCENDIO DEL REICHTAG

La sera del 27 febbraio 1933 il Reichtag andò a fuoco, il presunto colpevole era il giovane comunista belga Marinus van der Lubbe, che venne giustiziato.

Il Reichtag in fiamme.
WIKIMEDIA COMMONS

I nazisti sfruttarono l’incendio promulgando il “decreto dell’incendio del Reichtag”, con il quale si eliminavano tutti gli avversari del partito nazista. Infine, Hindenburg nominò Hitler cancelliere.

Hindenburg morì un anno dopo, nel 1934, non sapendo di aver dato il potere ad un uomo e ad un partito che avrebbero ucciso più di 6.000.000 di ebrei e provocato una nuova, lunga e sanguinosa guerra mondiale.