LIVE FROM GERMANY – Terzo giorno (4)

17/07/2018, Augusta (Baviera, Germania)

Ore 20:39. In questa puntata del mio diario di viaggio in diretta vorrei raccontarvi come è andato il mio soggiorno qua ad Augusta oggi.

Mi sono svegliato circa alle 7:00. Dopo aver fatto un abbondante colazione, sono uscito. Ho percorso Frauentostraße (la lunga via che parte dal retro del Duomo), dove ho visto e fotografato la facciata della Mozarthaus (la casa natale di Leopold Mozart, padre del famoso compositore).

La facciata della Mozarthaus.

Poi ho percorso Am Fischertor, che ho abbandonato per andare a vedere le cinta murarie medievali di Augusta. Le ho percorse fino alla chiesetta di St. Gallus. In una nicchia di una delle torri incorporate nelle mura ho notato una strana statua di pietra: era lo Steinerner Mann (in italiano letteralmente “uomo di pietra”).

Una delle foto che ho scattato alle mura di Augusta.

APPROFONDIMENTO: LO STEINERNER MANN

Lo Steinerner Mann è una statua di pietra che si trova in una nicchia di una delle torri incorporate nelle mura medievali di Augusta, precisamente in Schwedenweg 7. Non si sa con sicurezza chi l’abbia costruita e quando. Sembra sia stata scolpita nel 1635 per commemorare la fine dell’assedio da parte delle truppe imperiali bavaresi, che si erano ritirate. E’ stata collocata nella posizione attuale nel 1955, dopo essere stata restaurata.

La statua ha il naso nero è il suo basamento è stato scolpito a forma di guscio di chiocciola. Secondo una leggenda la scultura ritrae Konrad Hacker: un panettiere di Augusta che durante il sopra citato assedio salì sulle mura della città e lanciò dei pani (che durante la carestia causata dall’assedio in città erano ormai un prodotto quasi introvabile) verso le truppe, che cominciarono a sparargli con i cannoni (o con le balestre, secondo alcuni), facendogli perdere un braccio. Al giorno d’oggi chiunque passi davanti alla statua gli tocca il naso, in quanto si dice che questo gesto porti fortuna.

Lo Steinerner Mann

Dopo aver visto e fotografato la facciata della chiesetta di St. Gallus, ho fatto lo stesso con quella dell’abbazia di St. Stephan. Poi sono tornato alla mia sistemazione, dove ho pranzato. Tornando alla mia sistemazione, ho notato che sulle porte di molti edifici si trovavano le scritte “20*C+M+B+16” o “20*C+M+B+18”. Cercando su Internet ho scoperto il loro significato:

  • 20 = prime due cifre dell’anno in cui è stata fatta la scritta
  • C, M e B= Christus Mansionem Benedictat (che in latino significa: “Cristo benedica la nostra casa”
  • 18 = ultime due cifre dell’anno
La chiesetta di St. Gallus.

Nel pomeriggio, verso le 17:00, ho fatto un giretto nel centro della città, prima che tornasse a piovere (aveva già piovuto mentre pranzavo). Quando ha cominciato a piovere sono tornato alla mia sistemazione, dove ho scritto questa puntata del mio diario di viaggio in diretta.

Prossimo aggiornamento: domani sera